Comunicati stampa

Treni: la Lega scappa

Ieri sera, 4 novembre 2019, abbiamo parlato alla stampa del disastro combinato dalla Giunta Fontana sui treni lombardi, e della Lega Nord che scappa dalle proprie responsabilità. Ecco come è andata.

Nessuna risposta ai pendolari

“La Lega Nord scappa dalle proprie responsabilità. Hanno scelto di far pagare i biglietti monomodali allo stesso modo di quelli integrati, senza aver migliorato prima il servizio. Hanno anche annullato l’evento con l’Assessore Regionale Terzi a Seregno, forse per paura di confrontarsi coi pendolari.” Il Segretario Stefano Silva ha evidenziato come la Lega Nord, tanto capace di fare polemica, abbia dimostrato di non avere idea di come comportarsi sul tema del trasporto ferroviario, e si trovi in imbarazzo a causa degli errori compiuti – un aumento dei costi non motivato, per coloro che prendono solo il treno, da un miglioramento della qualità dei servizi. Evidenzia inoltre come la maggioranza in Regione sia evidentemente spaccata sul tema del trasporto pubblico: chi è più vicino al territorio, come il Presidente della Provincia o il Sindaco di Monza, pur appartenendo agli stessi partiti che sostengono la Giunta Fontana, ha bisogno di rispondere in qualche modo ai propri cittadini. Hanno avanzato delle timidissime richieste, ben più scarse di quanto portato avanti dal centrosinistra in Consiglio Provinciale, pur con la buona intenzione di fare un passo in direzione dei pendolari, e l’Assessore ha risposto piccatissima, ed ha annullato l’incontro coi cittadini a Seregno.

Tanta polemica, litigano tra loro, ma quando c’è da dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini spariscono.

Incapaci di prendere le proprie responsabilità

Luca Lissoni, consigliere comunale, condividendo quanto sottolineato dal Segretario, ha evidenziato come non esista alcuna scusa per la Giunta Fontana. Gli accordi presi prevedevano un periodo minimo di 5 anni, non vincolante (quindi, potenzialmente, anche prorogabile), per adeguare la tariffazione dei biglietti monomodali a quelli integrati, ma la Giunta ha deciso di propria iniziativa di eliminare da subito i biglietti solo treno, con aumenti sugli abbonamenti che toccano il 40% per chi non usufruisce dei mezzi e compie quotidianamente la tratta Seregno-Milano.

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Da destra, Bruno Sforna, membro del Coordinamento del Partito Democratico di Seregno, Luca Lissoni, Consigliere Comunale, Stefano Silva, Segretario di Circolo.

Aumentano i costi, non migliorano i servizi

Bruno Sforna, membro del coordinamento di Circolo ha evidenziato come a fronte dell’aumento la qualità del servizio rimanga scarsa, e la Regione Lombardia abbia alcuni tra i treni più vecchi d’Italia, e che, inoltre, una corsa su cinque nella nostra regione sia in ritardo. Ha domandato quale fosse la logica di eliminare il biglietto solo treno, se non quella di penalizzare i i pendolari, che subiscono un rincaro immotivato.

Inoltre, ha sottolineato, il sistema attuale di rimborsi e mitigazioni si dimostra del tutto irragionevole: oltre all’insensatezza di impegnare dei dipendenti pubblici per ridare ai pendolari i loro stessi soldi, richiede adempimenti burocratici macchinosi ed è soltanto una misura temporanea. Una procedura del genere è l’evidente risultato di un’azione politica priva di visione sul tema dei trasporti.

Continua la nostra battaglia a favore dei tanti pendolari penalizzati dall’irresponsabilità e dal disinteresse della Lega Nord.

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